Pochi giorni fa ho fatto una profonda pulizia del viso dall’estetista e mi ha proposto un peeling all’acido mandelico. Io purtroppo ho dovuto declinare, in quando intollerante alle mandorle ma il consiglio dell’estetista ovviamente mi ha dato lo spunto per questo articolo.
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Che cos’è l’acido mandelico
L’acido glicolico è un acido che appartiene alla famiglia degli alfa-idrossiacidi, più comunemente noti come acidi della frutta a cui appartengono anche l’acido glicolico, l’acido citrico e l’acido malico.
L’acido mandelico è un acido ottenuto dall’idrolisi delle mandorle amare, da cui si estrae l’amigdalina, motivo per cui viene anche chiamato acido amigdalico. L’idrolisi è una reazione chimiche in cui le molecole sono scisse in due o più parti grazie all’intervento dell’acqua.
A cosa serve
L’acido mandelico, come componente cosmetico, viene utilizzato da circa 50 anni per schiarire ed esfoliare la pelle grazie alla sua azione depigmentante.
In ambito cosmetico l’acido mandelico viene utilizzato principalmente per la cura dell’acne volgare in quanto capace di ridurne la carica batterica, per ridurre i danni da esposizione solare (macchie solari) ed altre discromie legate ai processi di photoaging, riduzione delle discromie, melasmi e lentiggini. Inoltre viene utilizzato per il trattamento dei comedoni, come trattamento detossinante, contro la rosacea e come trattamento antiage per distendere le rughe.
L’acido mandelico viene anche utilizzato in abbinamento all’acido ialuronico e all’allantoina, per la creazione di creme idratanti.
Anche se l’utilizzo cosmetico, è il campo in cui l’acido mandelico trova la maggiore applicazione, questa sostanza è stata utilizzata anche per le sue proprietà antibatteriche ed antibiotiche.
Controindicazioni
Per quanto riguarda gli effetti collaterali dell’acido mandelico, c’è da dire che la sua azione è tra le più delicate se confrontata con gli altri acidi destinati all’esfoliazione della pelle. Le controindicazioni sono minime, e posso riguardare se prendiamo in considerazione gli individui con la pelle più sensibile, blandi arrossamenti e lievissime irritazioni. Solitamente gli effetti indesiderati vengono eliminati, interrompendo l’uso di questo prodotto.
Una cosa importante da dire è che a differenza di altri acido, non è fotosensibilizzante.
Prodotti con acido mandelico
Solitamente, a livello cosmetico questo acido si trova in creme viso, anche se la sua formulazione più comune e richiesta, è sicuramente il peeling all’acido mandelico. Quando parliamo di peeling all’acido mandelico, solitamente prendiamo in considerazione prodotti per l’esfoliazione con una percentuale di principio attivo che varia dal 7% al 30%, anche de in qualche caso ci si spinge fino al 50%. Per i trattamenti casalinghi a base di acido mandelico la percentuale si aggira intorno al 10%.
Tra i peeling all’acido glicolico più popolari in commercio troviamo:
- Fitocose Crema all’Acido Mandelico 10%
- ACIDO MANDELICO SOL. 30%, 100 ML di Ebrand
Creme e peeling all’acido glicolico possono essere acquistati in farmacia, online e nelle profumerie più all’avanguardia. E comunque dal momento si tratta di un acido è sempre bene non fare esperimenti di testa propria e consultare il farmacista, estetista o il dermatologo.
Acido mandelico come usarlo.
Ovviamente è giunto di scoprire come si usa l’acido mandelico. Come detto l’acido mandelico serve per eseguire un peeling chimico. Prima di tutto, ricordo che va usato sulla pelle perfettamente pulita, quindi rimuovete ogni residuo di trucco, lavate il viso con il vostro detergente, quindi applicate l’acido sul viso evitando il contorno occhi e labbra, potete aiutarvi nell’applicazione con un dischetto di cotone. Lasciate agire 5 minuti, quindi risciacquate. Dopo l’utilizzo di un peeling all’acido mandelico è opportuno applicare una crema lenitiva per calmare eventuali rossori.
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