Quando un anno fa dedicai un video a “Cosa c’è nella mia borsa” (che vi riporto sotto), non ne usci un video particolarmente degno di nota. Sarebbe stato invece molto più interessante fare cosa c’è nel mio zaino da lavoro, quello che mi accompagna quando non lavoro da casa ma mi reco presso qualche azienda.
Io lo chiamo lo “zaino profugo” ed anche se questa nomenclatura risulta un po’ infelice visto l’epoca in cui stiamo vivendo, vi aiuta a capire come in questo zaino ci debba essere tutto per stare fuori casa circa 10 ore.
Cosa c’è quindi nel mio zaino lavoro?
Prima di tutto c’è il computer ed il carica batteria, senza ovviamente non lavorerei. Ed un adattatore di tipo “tedesco”, perchè non so mai se dove mi recherò ne avranno uno. Il mio computer più che un portatile è un “trasportabile”, in quanto è veramente grande ovvero un 17 pollici. Per questa ragione lo zaino deve essere capiente ma anche robusto. E’ robusto, come detto, pieno di taschine e scomparti e soprattutto si può lavare comodamente in lavatrice.
Cellulare, portafoglio… e l’ombrellino per la pioggia, perchè se è vero che shit happens, devi anche sapere how to fix it!
Un pettinino, deodorante e qualche prodotto per i ritocco trucco perchè apparire sfatte è brutto esteticamente e fastidioso a livello professionale.
Un caso particolare è quando lavoro presso un’azienda che ha una zona pranzo attrezzata che mi da modo di portare con me il pranzo e riscaldarlo. Non sono mi piace dover mangiare al bar o prendermi un pezzo di pizza al taglio in quanto le cose che troviamo in certi tipi di locali sono extra-condite, extra salate e via dicendo. Quando si è freelance non bisogna cedere alle facili lusinghe del cibo già pronto. Lasciarsi andare con il cibo quando si è freelance significa garantirsi un aumento di peso o una situazione di perenne abbiocco da eccesso di carboidrati, una cosa questa che si trasforma in un calo drastico della produttività nel pomeriggio. Senza contare che un pranzo al bar costa necessariamente più delle materie prime necessarie per ricreare lo stesso pranzo a casa vostra, e questo banalmente perchè come ho spesso detto in questo sito, il tempo è denaro.
Ovviamente non devo dirvelo io vero che lo zaino va portato su entrambe le spalle vero?

Beauty blogger italiana, ho avviato Donna e Dintorni nel 2013. Ballo dipendente, feticista del libro cartaceo, moglie di Livio e padrona di un gatto nero di nome: Spooky. 🐈⬛