Oggi sentiamo spesso parlare delle diete senza glutine, ma ci sono anche dei lati oscuri che alcune volte sono ignorati. Ad esempio, da un lato è vero che si tratta di un obbligo per le persone affette da celiachia, ma dall’altro lato questa moda si è diffusa anche presso gli individui che non hanno alcuna intolleranza al glutine. Questo tema merita sicuramente un approfondimento, per capire dove si trova il confine tra scelta e necessità.
Sensibilità e intolleranza al glutine: che cosa sono?
Bisogna per prima cosa fare una distinzione tra intolleranza al glutine e sensibilità. Nel primo caso si parla di un disturbo autoimmune in cui l’ingestione di gliadina, un componente del glutine, provoca danni alla mucosa dell’intestino tenue. In questo caso, è essenziale seguire una dieta rigorosamente priva di questa sostanza. Tuttavia, ci sono individui che non soffrono di celiachia, ma che comunque rilevano dei problemi in caso di assunzione di glutine. In queste circostanze si parla di sensibilità: una condizione che non è legata all’autoimmunità, ma che provoca comunque dei sintomi fastidiosi, fra cui i problemi digestivi, il mal di testa, la dermatite e la stipsi.
Dieta senza glutine: moda o necessità?
A questo punto è bene rispondere a una domanda molto importante: la dieta senza glutine è una necessità o una moda? In realtà, entrambe. Come anticipato poco sopra, infatti, questa tipologia di alimentazione nasce specificatamente per le persone che soffrono di intolleranza al glutine. Chi è celiaco, oggi può trovare diversi alimenti adatti. Si parla ad esempio dei prodotti senza glutine di Bennet, che ha una sezione apposita, o di altri supermercati leader nel settore. Di contro, negli anni si è diffuso il mito che tale dieta faccia bene a prescindere, diventando quindi di tendenza. Nello specifico, si pensa che sia meno calorica e più salutare. In realtà non è così: seguire una dieta senza glutine in assenza di intolleranze non crea dei particolari benefici. Al contrario, può causare degli scompensi e delle carenze nutrizionali, ed è per questo che i nutrizionisti devono essere gli unici ad avere “diritto di parola” sul tema.
Correlazioni tra glutine e bellezza
Poichè siamo su un beauty blog vorrei fare una parentesi sul rapporto tra salute della pelle ed eliminazione del glutine dalla dieta. Numerosi studi hanno dimostrato che evitare i cibi con glutine aiuta a contrastare numerose patologie della pelle quali orticaria, dermatite erpetiforme, ittiosi, pelle secca e psoriasi.
Non esiste invece una correlazione diretta tra glutine ed acne ma piuttosto una correlazione indiretta. Spesso infatti eliminare il glutine dalla propria dieta corrisponde ad una eliminazione di cibi ricchi di carboidrati e zuccheri posso migliorare gli stadi infiammatori dell’intestino a cui spesso i problemi di acne sono correlati. Oltre ad eliminare i prodotti ricchi di glutine e zuccheri, anche l’assunzione di probiotici migliora l’acne. Io ne sono testimone!
Qualche informazione per fare la scelta giusta
Una dieta, di qualsiasi tipo essa sia, deve essere stabilita in base alle condizioni e allo stato di salute del singolo individuo. In questo senso, bisogna sottolineare che ci sono alcuni nutrienti essenziali per il nostro organismo, ma che possono essere difficili da trovare in una dieta senza glutine: si parla ad esempio dell’acido folico, della vitamina B12, dello zinco e del ferro. In conclusione, chi non è celiaco può tranquillamente assumere i prodotti senza glutine, basta che siano inseriti in un regime alimentare corretto.

Beauty blogger italiana, ho avviato Donna e Dintorni nel 2013. Ballo dipendente, feticista del libro cartaceo, moglie di Livio e padrona di un gatto nero di nome: Spooky. 🐈⬛